Doc N° 2.0-CHG-INF 5.0
Rev1 del 24/07/2025
PREAMBOLO
La Corruzione indica, in senso generico, la condotta di un soggetto che, in cambio di denaro oppure di altre utilità e/o vantaggi che non gli sono dovuti, agisce contro i propri doveri ed obblighi.
Il gruppo CHIARAVALLI GROUP S.p.A., LMC S.r.l., CP GROUP S.r.l. e CLC S.r.l. si impegna a creare valore per tutti i propri stakeholder.
Il nostro approccio in materia di Anticorruzione include un costante dialogo con tutte le parti interessate, interne ed esterne, e la promozione attiva di una cultura della concorrenza leale e della trasparenza.
Il gruppo Chiaravalli metterà a disposizione dei suoi stakeholder, mediante sito internet e/o distribuzione diretta, una copia di questo codice in lingua italiana.
Viene richiesto di tradurla nella lingua locale, e di divulgarla a tutte le parti interessate, che dovranno essere consapevoli e a conoscenza del presente codice
SCOPO
Uno dei fattori chiave della reputazione dell’Organizzazione è la capacità di svolgere il proprio business con lealtà, correttezza, trasparenza, onestà e integrità, nel rispetto delle leggi, regolamenti,
analoghi requisiti obbligatori, standard internazionali e linee guida, sia nazionali sia stranieri, che si applicano al business dell’Organizzazione.
La presente Procedura Anticorruzione è adottata allo scopo di fornire un quadro sistematico di riferimento delle norme e procedure in materia di Anticorruzione, che l’Organizzazione ha progettato e attuato nel tempo.
In generale, le Leggi Anticorruzione qualificano come illegale, per il Personale dell’Organizzazione, per i Business Partner e per chiunque effettui attività a favore o per conto dell’Organizzazione, la promessa, l’offerta, il pagamento o l’accettazione, in via diretta o indiretta, di denaro o di altre utilità allo scopo di ottenere o mantenere un affare o assicurarsi un ingiusto vantaggio in relazione alle attività d’impresa.
AMBITO DI APPLICAZIONE
Il presente codice si applica all’Organizzazione e alle Società da essa controllate nell’ambito dell’attività di direzione e coordinamento esercitata dalla stessa Organizzazione.
L’Organizzazione, inoltre, userà la propria influenza per, quanto ragionevole secondo le circostanze, affinché i suoi Business Partner soddisfino gli standard indicati nella presente Procedura Anticorruzione, adottando e mantenendo un adeguato sistema di controllo interno in
coerenza con i requisiti stabiliti dalle Leggi Anticorruzione.
RIFERIMENTI
Interni:
- Codice Etico dell’Organizzazione;
- Codice Condotta
- Codice Antitrust
- ogni strumento normativo che aggiorni e/o integri i riferimenti su indicati;
- i documenti normativi in vigore che regolano materie correlate all’oggetto della presente normativa e che si applicano per quanto non in contrasto con quest’ultima e in coerenza con l’assetto organizzativo aziendale in vigore;
- con riferimento alle Società Controllate in ambito, i documenti di
recepimento/ integrazione eventualmente emessi e collegati alle
normative emesse da dell’Organizzazione.
Esterni:
- Codice penale italiano;
- Decreto Legislativo n. 231 del 2001;
- altre leggi di diritto pubblico e commerciale contro la corruzione
vigenti nel mondo e i trattati internazionali anticorruzione, quali la Convenzione dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico sulla lotta alla corruzione dei pubblici ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali e la Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.
DEFINIZIONI
Ai fini del presente codice valgono le seguenti definizioni:
Business Partner
Qualsiasi terzo non dipendente che fornisce o riceve beni/servizi dall’Organizzazione, agisce per suo conto o ha contatti rilevanti nell’esecuzione dell’incarico (es. joint venture, consulenti, agenti, franchisee).
Consulente
Persona fisica o giuridica che fornisce all’Organizzazione servizi professionali o pareri specialistici a supporto delle decisioni.
Contatto Rilevante
Ogni interazione, diretta o indiretta, con enti pubblici, funzionari, partiti politici o soggetti privati apicali, che possa influire su decisioni amministrative, appalti, autorizzazioni o comportare vantaggi indebiti.
Controllata
Entità controllata direttamente o indirettamente dall’Organizzazione, secondo i criteri IAS 27, in Italia o all’estero.
Due Diligence
Verifica preventiva sulla conformità di un Partner ai requisiti anticorruzione stabiliti dall’Organizzazione.
Facilitation Payment
Pagamenti non ufficiali a Pubblici Ufficiali per velocizzare attività di routine o obbligatorie per legge.
Familiare
Coniuge e parenti fino al primo grado (inclusi affini e conviventi) del Pubblico Ufficiale o del privato.
Fornitore
Operatore economico in grado di soddisfare un fabbisogno di beni, servizi o lavori, secondo la normativa interna sugli approvvigionamenti.
Gestore del Contratto
Responsabile della corretta esecuzione e controllo tecnico-economico di un contratto, nonché referente interno ed esterno.
Intermediario
Terzo incaricato di promuovere interessi commerciali, facilitare contratti o introdurre l’Organizzazione ad altri soggetti.
Leggi Anticorruzione
Norme italiane e internazionali contro la corruzione (es. Legge 190/2012, D.Lgs. 231/2001, FCPA, UK Bribery Act, UNCAC, OCSE).
Personale a Rischio
Dipendenti o responsabili che hanno o supervisionano contatti rilevanti, possono stipulare contratti o incidere su decisioni sensibili in ambito anticorruzione.
L’Organizzazione
Amministratori, dirigenti, dipendenti, collaboratori e organi sociali delle società del Gruppo.
Pubblico Ufficiale
Chi esercita funzioni pubbliche o agisce per conto di enti pubblici, imprese statali, organizzazioni internazionali, partiti politici o candidati.
Red Flags
Indicatori di potenziali rischi corruttivi nei rapporti con terzi.
Strumenti Normativi Anticorruzione
Procedure e istruzioni operative interne volte a prevenire reati corruttivi nei processi aziendali (es. gestione PA, appalti, sponsorizzazioni, assunzioni, spese, ecc.).
Joint Venture
Accordi societari o contrattuali (es. consorzi, ATI) in cui l’Organizzazione detiene una partecipazione o interesse.
LEGGI ANTICORRUZIONE
La maggior parte dei Paesi vieta la corruzione di Pubblici Ufficiali, sia nazionali che stranieri, e molti – come l’Italia – vietano anche la corruzione tra privati.
Essendo CHIARAVALLI GROUP stabilita in Italia, l’Organizzazione e il suo Personale sono soggetti alla Legge 190/2012, al Codice Penale, al D.Lgs. 231/2001, e ad altre leggi internazionali, tra cui:
Convenzione OCSE contro la corruzione nelle transazioni economiche internazionali;
Convenzione ONU contro la corruzione (UNCAC);
Foreign Corrupt Practices Act (FCPA) – USA;
UK Bribery Act – Regno Unito.
Tali normative:
vietano ogni forma di pagamento, promessa o offerta indebita – diretta o indiretta – a Pubblici Ufficiali o privati per ottenere vantaggi impropri;
impongono che i registri contabili riflettano in modo veritiero e dettagliato tutte le transazioni aziendali, incluse quelle di modesto valore;
puniscono anche irregolarità formali o omissioni nei libri contabili, a prescindere dall’intento corruttivo.
Conseguenze delle Violazioni
Chi viola le Leggi Anticorruzione – persone fisiche o giuridiche – può incorrere in:
pesanti sanzioni pecuniarie;
pene detentive per le persone fisiche;
interdizione dai contratti pubblici;
confisca dei proventi illeciti;
danni reputazionali.
Le normative generalmente vietano alle aziende di sollevare il proprio personale da responsabilità personali per tali violazioni.
Supporto Legale
Poiché le normative possono variare, è sempre opportuno richiedere parere legale qualificato prima di assumere impegni potenzialmente a rischio.
In caso di dubbi sull’interpretazione delle norme anticorruzione, sul Codice Etico o sull'applicazione delle misure di controllo interno, è necessario rivolgersi alla Direzione Generale – Titolare dell’organizzazione.
POLICY
Divieto Assoluto di Corruzione
In linea con il Codice Etico, l’Organizzazione vieta ogni forma di corruzione – attiva o passiva – nei confronti di Pubblici Ufficiali e soggetti privati, senza eccezioni.
È vietato:
offrire, promettere, autorizzare o dare, direttamente o indirettamente, denaro o altri benefici a un Pubblico Ufficiale o a un privato (corruzione attiva);
sollecitare, accettare o autorizzare a ricevere vantaggi da terzi (corruzione passiva);
quando lo scopo è:
ottenere o mantenere un affare o un vantaggio improprio;
influenzare atti ufficiali o violare doveri d’ufficio;
premiare comportamenti illeciti o influenzare funzioni pubbliche o private.
Il divieto si applica sia al personale interno che a terzi che agisce per conto dell’Organizzazione, e riguarda non solo il denaro, ma anche:
omaggi, regali, viaggi,
pasti e servizi di qualunque genere se non debitamente segnalati alla direzione acquisti o HR;
sponsorizzazioni, incarichi, opportunità lavorative;
informazioni riservate o sconti personali;
facilitation payment;
vantaggi offerti a familiari o soggetti indicati dal destinatario.
Chi gestisce rapporti con soggetti esterni non può autonomamente:
stipulare contratti,
accedere a risorse finanziarie,
conferire incarichi professionali,
concedere utilità,
assumere personale,
senza preventiva autorizzazione secondo le procedure interne.
Chi ignora segnali di rischio (red flags) o omette controlli (es. due diligence) può essere considerato consapevole della violazione.
Obblighi e Responsabilità
Il rispetto della Procedura Anticorruzione e delle normative vigenti è obbligatorio per tutto il Personale e i Business Partner.
In particolare:
I rapporti con Pubblici Ufficiali o privati devono essere conformi alle regole anticorruzione interne ed esterne.
I responsabili di Unità o Progetto devono vigilare sull’operato dei propri collaboratori e prevenire ogni violazione.
Nessuna pratica può essere giustificata per ragioni “culturali” o di “uso locale”.
Le risorse aziendali devono essere gestite con trasparenza, evitando fondi non tracciati o irregolari.
Le violazioni comportano sanzioni disciplinari o contrattuali, fino al licenziamento o alla cessazione del rapporto con i partner.
Nessuno sarà penalizzato per aver rifiutato dazioni illecite, anche se ciò comporta la perdita di un affare.
FACILITATION PAYMENT
I Facilitation Payment sono espressamente proibiti.
Non è accettabile per qualunque Personale dell’Organizzazione, o qualunque Controllata o qualunque Business Partner, utilizzare tali tipologie di pagamento in qualsiasi circostanza.
OMAGGI SPESE E OSPITALITA’ – OFFERTI E RICEVUTI
È ammesso offrire o ricevere omaggi, spese o utilità solo se di modico valore, con finalità di cortesia commerciale, e senza influenzare impropriamente decisioni o comportamenti.
Ogni beneficio deve essere:
- non in contanti;
- legato a scopi legittimi di business;
- privo di intenti illeciti o aspettative di favore;
- ragionevole e proporzionato al contesto;
- conforme agli standard di correttezza professionale e alle leggi locali.
Tutti gli omaggi e le utilità compresi pranzi, cene o servizi di qualunque genere, sia offerte che ricevute, devono rispettare le regole interne dell’organizzazione ed essere adeguatamente documentati e registrati.
Omaggi, vantaggi economici o altre utilità offerti a, o ricevuti da, Personale dell’Organizzazione.
Il personale può accettare omaggi o benefici solo se modesti, legittimi e offerti in buona fede. Se il valore è eccessivo o non rientra nella normale cortesia commerciale, devono:
- essere rifiutati;
- informare subito il superiore diretto, il referente del Business Partner e/o la Direzione Generale.
Omaggi superiori ai limiti previsti devono essere segnalati formalmente alla Direzione Generale per le verifiche.
Offerti a terzi (Pubblici Ufficiali o privati)
È ammesso offrire vantaggi solo se sono collegati a legittime attività di business, come:
- promozione o presentazione di prodotti/servizi,
- partecipazione a seminari o workshop,
- costruzione di relazioni professionali;
ragionevoli, trasparenti e documentati, con indicazione di beneficiario e finalità;
approvati secondo le procedure aziendali anticorruzione.
Omaggi destinati a familiari o soggetti terzi su richiesta di un Pubblico Ufficiale o Business Partner devono essere trattati come se fossero diretti a questi ultimi e rispettare tutte le restrizioni previste dalla Procedura Anticorruzione.
Contributi Politici
I contributi politici possono configurare reati di corruzione, specialmente se finalizzati a ottenere indebiti vantaggi d’impresa (es. appalti, permessi, norme favorevoli).
Per questo motivo, l’Organizzazione vieta ogni contributo politico, diretto o indiretto, a partiti, movimenti, organizzazioni politiche o sindacali, e ai loro rappresentanti o candidati, salvo quelli espressamente obbligatori per legge. In caso di dubbio, è obbligatorio consultare la Direzione Generale.
Se il contributo è legalmente obbligatorio, esso deve rispettare i seguenti criteri:
Autorizzazione preventiva della Direzione Generale;
Beneficiari affidabili, noti e ufficialmente riconosciuti;
Due diligence preventiva sull’ente beneficiario;
Parere legale sulla legittimità e obbligatorietà del contributo;
Pagamenti solo su conti intestati all’ente, mai in contanti, su conti cifrati o in Paesi diversi;
Registrazione trasparente nei libri contabili dell’Organizzazione e dell’ente beneficiario;
Conservazione in conformità alle leggi vigenti
Donazioni E Contributi Benefici
Le donazioni a enti, organizzazioni benefiche o amministrazioni pubbliche possono comportare rischi di corruzione, soprattutto se usate per ottenere vantaggi d’impresa.
Pertanto:
Le donazioni devono essere preventivamente approvate e in linea con il budget;
Devono essere destinate a enti affidabili, ben noti e regolari;
Occorre effettuare due diligence, descrivere le finalità, e verificarne la legittimità;
I pagamenti devono essere tracciabili (no contanti, conti cifrati o esteri);
Tutte le operazioni devono essere registrate correttamente nei libri contabili;
La documentazione originale deve essere conservata per un periodo conforme alle leggi e normative vigenti.
Sponsorizzazioni
Anche le sponsorizzazioni possono implicare rischi anticorruzione. Devono perciò:
Essere coerenti con il budget approvato e con finalità trasparenti;
Avere partner affidabili e certificati;
Essere approvate secondo una procedura che includa due diligence e valutazione di legittimità;
Essere regolate da contratto scritto che includa:
Dichiarazioni contro usi illeciti dei fondi;
Tracciabilità dei pagamenti (nessun pagamento in contanti, solo su conti intestati);
Impegno al rispetto delle leggi e norme anticorruzione;
Clausola di responsabilità amministrativa;
Diritto dell’Organizzazione di controllare, sospendere o risolvere il contratto in caso di violazioni.
I pagamenti devono essere registrati in modo accurato e previa verifica del servizio ricevuto. Tutta la documentazione deve essere archiviata per un periodo conforme alle leggi e norme vigenti.
FORNITORI
Per evitare responsabilità per condotte illecite dei fornitori:
I fornitori devono rispettare gli standard etici dell’Organizzazione e astenersi da comportamenti corruttivi verso Pubblici Ufficiali o privati;
Sono vietati pagamenti o vantaggi non dovuti;
Il processo di Procurement regola la qualifica, selezione e gestione dei fornitori, basandosi su principi anticorruzione;
I contratti devono contenere clausole standard di tutela, tra cui l’obbligo di rispetto delle Leggi Anticorruzione e dei requisiti etici.
BUSINESS PARTNER – REQUISITI CONTRATTUALI
L’Organizzazione richiede a tutti i Business Partner il rispetto delle Leggi Anticorruzione e dei propri standard etici. Ciò è essenziale per evitare che l’Organizzazione possa essere ritenuta responsabile di eventuali condotte corruttive da parte loro.
Principi generali:
È obbligatorio stipulare un contratto scritto prima che il Business Partner inizi qualsiasi attività per conto dell’Organizzazione.
I contratti devono prevedere:
Compensi congrui e giustificati;
Clausole di compliance anticorruzione.
Obblighi contrattuali dei Business Partner
I contratti devono obbligare i Business Partner a:
a) Rispettare le Leggi Anticorruzione e la Procedura Anticorruzione dell’Organizzazione. I
partner ad alto rischio (es. Intermediari, Joint Venture) devono adottare anche propri
strumenti interni di compliance;
b) In caso di subappalti o subcontratti:
Ottenere autorizzazione preventiva;
Assicurarsi che i subappaltatori applichino le stesse regole anticorruzione;
c) Segnalare tempestivamente qualsiasi richiesta illecita ricevuta durante l’esecuzione del contratto;
d) Consentire all’Organizzazione di effettuare audit, in caso di sospetti fondati di violazione;
e) Accettare la possibilità che l’Organizzazione possa risolvere o sospendere il contratto e richiedere danni in caso di violazioni.
Categorie particolari
Per Joint Venture, Intermediari e Consulenti si applicano regole specifiche descritte nei capitoli 17, 18 e 19.
Per altri Business Partner, eventuali eccezioni alle regole devono essere richieste per iscritto e approvate dalla Direzione Generale.
Joint Venture
Per evitare responsabilità per attività corruttive da parte delle Joint Venture, anche non controllate, l’Organizzazione deve:
Applicare una due diligence preventiva e seguire l’iter di approvazione previsto dagli strumenti normativi interni;
Negoziare contratti che includano:
Impegni dei partner a rispettare le Leggi Anticorruzione e adottare sistemi di controllo e compliance;
Clausole che vietano tangenti e atti corruttivi;
Diritti di audit e di recesso in caso di violazioni;
Monitorare costantemente le attività della Joint Venture;
Conservare la documentazione originale per il periodo definito tra le parti durante la stipula della Joint venture;
Aggiornare la due diligence in caso di variazioni rilevanti.
Intermediari
I contratti con Intermediari devono:
Riguardare soggetti affidabili e non di recente costituzione;
Essere preceduti da un’adeguata due diligence (identità, reputazione, struttura, ecc.);
Essere redatti per iscritto, specificando prestazione, compenso congruo, modalità e limiti di pagamento;
Includere:
Impegni a rispettare le Leggi Anticorruzione;
Divieto di corrispondere somme a soggetti pubblici o privati per finalità illecite;
Obbligo di notificare richieste indebite;
Divieto di subappalti non autorizzati o pagamenti non tracciati;
Clausole di audit, risoluzione e non cedibilità;
Essere monitorati costantemente;
Avere pagamenti condizionati alla prestazione;
Essere registrati in modo corretto e trasparente;
La documentazione va conservata per un periodo conforme a quanto riportato nelle leggi e normative vigenti.
Consulenti
I contratti con Consulenti richiedono:
· selezione basata su due diligence approfondita (identità, collegamenti con P.A., precedenti giudiziari, ecc.);
· Approvazione formale del contratto;
Contratto scritto con:
Dichiarazione sull’uso esclusivo del compenso;
Limiti a pagamenti anticipati e tracciabilità (no contanti, no conti cifrati);
Obbligo di rispetto delle Leggi Anticorruzione e di mantenere strumenti di compliance se a rischio elevato;
Clausole di audit, sospensione, risoluzione e risarcimento;
Obbligo di trasparenza e registrazione delle somme ricevute.
Variazioni
Eventuali variazioni nei dati o nella struttura dei Business Partner (Joint Venture, Intermediari, Consulenti) devono essere segnalate prontamente alla Direzione Generale, che valuterà l’opportunità di aggiornare la due diligence.
PERSONALE
Selezione e assunzione del personale
L’Organizzazione, prima di nominare membri del CdA o assumere/promuovere/trasferire dipendenti che:
abbiano contatti significativi con Pubblici Ufficiali;
supervisionino dipendenti o Business Partner che li abbiano;
svolgano attività soggette a normative anticorruzione,
deve effettuare controlli preventivi sulla persona, nel rispetto delle normative applicabili.
Gli strumenti normativi interni devono prevedere:
Criteri di selezione oggettivi;
Verifica delle referenze;
Domande mirate, nei limiti della legge, su:
precedenti penali o imputazioni;
sanzioni civili/amministrative o indagini in corso;
legami personali con Pubblici Ufficiali, Business Partner, Fornitori, Consulenti o Intermediari.
In presenza di elementi critici o dubbi, la Direzione Generale deve essere informata per le necessarie valutazioni.
Formazione del personale
L’Organizzazione assicura che tutto il Personale sia informato e formato sul contenuto della Procedura Anticorruzione e sulle Leggi Anticorruzione applicabili, per garantire consapevolezza sui reati, rischi, responsabilità e sanzioni.
Obblighi per il Personale a Rischio:
Deve ricevere copia della Procedura Anticorruzione e completare un training entro 90 giorni dall’assunzione, cambio ruolo o assegnazione di nuove responsabilità.
È tenuto a seguire aggiornamenti periodici, sotto la supervisione dei responsabili di Unità o progetto.
Responsabilità della Funzione Formazione:
Pianifica ed eroga la formazione in coordinamento con la Direzione Generale.
Identifica i destinatari e il tipo di formazione necessaria.
Conserva i registri delle presenze nel rispetto della normativa su privacy e lavoro.
Cura contenuti pratici e istruzioni per riconoscere segnali d’allarme (“Red Flags”) e prevenire comportamenti eticamente discutibili. Organizzazione adotta regole precise per le operazioni di acquisizione e cessione, in linea con gli Strumenti Normativi Anticorruzione.
È obbligatoria una due diligence:
Esterna per le acquisizioni,
Interna per le cessioni,
che includa anche i rischi legati alla corruzione.
In caso di acquisizione, il piano di integrazione deve comprendere misure anticorruzione. Eventuali rischi rilevati dai consulenti devono essere comunicati alla Direzione Generale per adeguare strumenti e procedure.
PROCEDURE CONTABILI
Tutte le operazioni aziendali devono essere registrate in modo completo, accurato e conforme alle leggi vigenti.
Ogni voce di spesa, incasso, impegno o introito deve:
Essere documentata con prove adeguate,
Riflettere fedelmente la realtà economica dell’operazione,
Essere disponibile per controlli e audit esterni.
Tenuta della Contabilità e Controlli Interni
L’Organizzazione garantisce che ogni pagamento o operazione sia:
Autorizzato dal management,
Registrato correttamente e con ragionevole dettaglio,
Verificato periodicamente rispetto ai beni realmente presenti.
Il sistema di controllo interno assicura l’integrità contabile tramite:
Controlli sulle registrazioni,
Verifiche delle autorizzazioni,
Riconciliazioni contabili,
Monitoraggio di coerenza tra dati interni ed esterni.
Questi controlli, integrati nei processi operativi, aiutano a prevenire e correggere errori e frodi.
Registrazioni & storage
La registrazione dei dati e della contabilità è gestita in conformità alle normative e leggi vigenti e i relativi documenti vengono archiviati, su supporti digitali o analogici, per un periodo definito da tali leggi
SISTEMA DI REPORTING
Richieste illecite da parte di Pubblici Ufficiali o privati
Qualsiasi richiesta indebita (pagamenti, omaggi, viaggi, impieghi, vantaggi personali) ricevuta da parte di Pubblici Ufficiali o privati deve essere immediatamente comunicata al superiore diretto.
Quest’ultimo, dopo aver consultato la Direzione Generale, fornirà indicazioni su come agire, nel pieno rispetto delle Leggi Anticorruzione e della Procedura Anticorruzione.
Sistema di segnalazione delle violazioni
Tutte le violazioni (note o sospette) devono essere segnalate tramite:
il superiore diretto,
l’Organismo di Vigilanza,
la Direzione Generale,
i canali di whistleblowing previsti nel Codice di Condotta.
Eventuali misure disciplinari saranno adottate nel rispetto delle normative anticorruzione e delle regole aziendali.
Provvedimenti disciplinari e rimedi contrattuali
L’Organizzazione:
Sanziona i comportamenti illeciti del personale secondo CCNL e normative nazionali;
Applica sanzioni anche in caso di mancata formazione o mancata segnalazione di violazioni;
Può risolvere i contratti e richiedere risarcimenti ai Business Partner inadempienti.
Tutti i contratti devono contenere clausole anticorruzione e rimedi in caso di violazioni, come previsto dagli strumenti normativi interni.
Monitoraggio e aggiornamento della Procedura
La Direzione Generale dell’Organizzazione è responsabile per:
Il monitoraggio dell’efficace applicazione della Procedura Anticorruzione,
L’aggiornamento degli strumenti normativi correlati,
La supervisione della formazione interna.
La Procedura viene rivista:
In caso di modifiche normative,
In seguito a riorganizzazioni aziendali,
A fronte di gravi violazioni o inefficienze riscontrate,
Almeno una volta l’anno.